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Portafoglio digitale: le novità dal 2024

È in corso il trasformazione dell’App IO in portafoglio digitale che dovrebbe attuarsi entro il 2024, secondo le previsioni del Dipartimento per la trasformazione digitale.
Portafoglio digitale: le novità dal 2024
Tempo di lettura: 4 minuti

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L’App IO e l’evoluzione del portafoglio digitale

Il Dipartimento per la trasformazione digitale, la struttura di Governo per la trasformazione digitale del Paese, è al lavoro per rendere l’App IO, ossia l’applicazione gestita da PagoPa, un vero e proprio portafoglio digitale.

Il portafoglio europeo d’identità digitale è un progetto che potrebbe arrivare già nella prima metà del 2024 e metterà a disposizione dei cittadini uno spazio accessibile da qualunque dispositivo, dallo smartphone al pc, rendendo ancora più facile l’interazione con le Pubbliche Amministrazioni, locali o nazionali.

Oltre a raccogliere in un’unica app tutti i servizi, comunicazioni, pagamenti e documenti alla base del rapporto tra cittadini e le 12.800 PA, l’App IO consentirà agli utenti di visualizzare anche i documenti personali associati alla loro identità, come la patente di guida, la tessera elettorale e la tessera sanitaria nazionale. Usando il proprio cellulare o un altro device, i cittadini potranno effettuare in pochi e semplici passaggi tutte quelle operazioni che servono per ottenere un servizio dalla PA.

Come evidenziato in un recente articolo pubblicato da Il Sole 24 ore, sarà possibile continuare ad accedere all’App IO sia tramite identità digitale SPID sia tramite CIE, cioè la carta d’identità digitale. All’interno dell’applicazione si potrà poi accedere all’IT Wallet cioè il portafoglio digitale che conterrà i documenti già citati e altri che saranno aggiunti negli stadi successivi del processo, tra cui, ad esempio, la Carta europea della disabilità e attestati come il titolo di studio.

Con il progetto che punta a trasformare l’App IO in un wallet digitale, il Dipartimento per la trasformazione digitale intende anticipare il percorso delineato a livello europeo con l’European Digital Identity Wallet, il digital wallet paneuropeo al centro della discussione nell’ambito della revisione del regolamento eIDAS.

Che cos’è un wallet digitale?

Per meglio comprendere quali cambiamenti il progetto della nuova identità digitale potrebbe portare con sé, è necessario innanzitutto capire che cos’è un portafoglio digitale e come funziona.

I digital wallet, anche detti e-wallet o, più semplicemente, wallet, sono la versione digitale dei tradizionali portafogli fisici, che consentono agli utenti di memorizzare tutte le informazioni personali e i dettagli di pagamento in un’unica applicazione. Possono essere utilizzati tramite smartphone, tablet, pc o wearable device (oggetti indossabili, come lo smartwatch) e offrono elevata efficienza e sicurezza grazie alla crittografia dei dati sensibili.

Stiamo quindi parlando di uno strumento che consente agli utenti di accedere, gestire e salvare le informazioni personali e i dati di pagamento con una facilità e una velocità inimmaginabili fino a pochi anni fa. Inoltre, i wallet digitali sono un ottimo modo per tenere traccia delle spese e del budget disponibile, in quanto possono essere utilizzati per conservare carte fedeltà e coupon di sconto, oltre a pass di viaggio, biglietti digitali per concerti ed eventi, carte d’identità e altri documenti.

I wallet sono accessibili da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento (basta avere a disposizione un dispositivo con connessione Internet) e sfruttano diverse tecnologie: dalla NFC (Near Field Communication) alla Magnetic Secure Transmission (MST), fino agli ormai noti codici QR.

Il funzionamento dei wallet digitali è davvero molto semplice: l’utente deve scaricare un’apposita applicazione, creare un nome utente e una password e, infine, inviare i documenti che certificano l’identità della persona proprietaria del portafoglio elettronico. Una volta creato l’account basta collegare il metodo di pagamento che si preferisce e caricare i documenti che si desidera avere sempre a portata di mano.

Namirial SPID, la chiave di accesso ai servizi delle PA

Namirial, Identity Provider accreditato per il rilascio dell’identità digitale SPID, permette di ottenere le credenziali SPID in modo facile e veloce: bastano un pc, o in alternativa uno smartphone, e una connessione Internet.

Namirial ID è un set di credenziali – username, password ed eventuale OTP – generate da Namirial, che corrispondono all’identità digitale di un utente e servono per accedere ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni e dei privati che aderiscono al Sistema Pubblico d’Identità Digitale.

Vediamo insieme quali sono le caratteristiche e i costi delle soluzioni offerte da Namirial:

  • SPID Personale: è possibile attivare SPID Personale gratuitamente se hai CIE/CNS con PIN e lettore smart card o un certificato di firma digitale;
  • SPID Personale con Video Identificazione: è possibile attivare SPID 24 ore su 24, anche sabato e domenica. È sufficiente una connessione a internet, lo smartphone o una webcam, un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria. Il costo del servizio di video-identificazione è di 19,90 € + IVA (solo una volta).

Inoltre, con Namirial è possibile attivare anche lo SPID Professionale, una particolare tipologia (Tipo 3) di Sistema Pubblico di Identità Digitale pensata per permettere a professionisti e aziende di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione e dei privati che aderiscono al circuito.

Lo SPID Professionale, oltre ai dati dello SPID Personale (Tipo 1), racchiude gli attributi aggiuntivi che caratterizzano la professione della persona che lo possiede e ha la durata di uno o due anni dall’attivazione, a seconda del numero di anni che si sceglie di acquistare. 

Alla scadenza, se l’utente decide di non rinnovarlo, SPID Professionale tornerà ad essere uno SPID Personale di Tipo 1. Il prezzo annuale per lo SPID Professionale Namirial è di 35,00 €, mentre per due anni il prezzo è di 70,00 € + IVA.

Questo servizio può essere acquistato sia da chi è già in possesso di uno SPID Personale Namirial, sia da chi non lo è, oppure ha uno SPID rilasciato da un altro Identity Provider: in tutti i casi la procedura di attivazione permette all’utente di attivare il proprio SPID Professionale (Video Identificazione inclusa nel prezzo) o di aggiornare uno SPID Personale attivato in precedenza con Namirial.

– «Non hai ancora attivato lo SPID Namirial? Scopri come attivarlo velocemente e in pochi passaggi»

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